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Timbratura delle uova in allevamento: novità in arrivo

Stando a quanto riportano le ultime stime fatte da Unaitalia (l’associazione di categoria che tutela e promuove le filiere agroalimentari italiane delle carni e delle uova), ogni anno in Italia si producono più di dieci miliardi di uova.

Tradotto in termini di consumo, ciò significa che ogni italiano mangia circa 140 uova all’anno.

Attualmente, la normativa vigente stabilisce che la timbratura delle uova da consumo debba avvenire sempre nei centri di imballaggio, dove arrivano però uova prodotte in siti differenti e con diverse tipologie di allevamento.

La timbratura obbligatoria delle uova rappresenta un passaggio fondamentale per tutelare le produzioni nazionali, ma soprattutto per assicurare che i consumatori possano acquisire informazioni precise e trasparenti circa l’origine delle uova e le modalità di allevamento.

Tuttavia, dopo la crisi del settore avicolo e lo scandaloso caso scoppiato nell’estate 2017 in merito alle uova importate dall’estero infette da Fipronil, un insetticida vietato e comunque utilizzato in alcuni allevamenti di pollame del centro e nord Europa, – e quindi a rischio per i consumatori – le principali associazioni di categoria del nostro Paese hanno cominciato a fare proposte alle istituzioni, nazionali e regionali, affinché la normativa attuale venga rivista.

L’obiettivo è chiaro: garantire maggiore trasparenza e maggiore tutela sia al consumatore finale che alle stesse aziende produttrici.

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Foto di Monserrat Soldú da Pexels

Nello specifico, le richieste avanzate dalle associazioni prevedono l’introduzione dell’obbligatorietà della marcatura delle uova all’origine e l’indicazione chiara e facilmente identificabile del paese di provenienza.

E in attesa che queste indicazioni possano diventare legge a tutti gli effetti, c’è già qualcuno che ha avviato un esperimento virtuoso in questa direzione.

Si tratta del caso di Bedizzole, un piccolo comune del Bresciano, che, con l’obiettivo di valorizzare e certificare ulteriormente l’intera filiera delle uova, ha introdotto la marcatura del prodotto direttamente in allevamento.

Il progetto, promosso dal gruppo Marvit – Soc. Agr. Castello, è stato presentato in occasione della 15° edizione della Fiera Marca che si è svolta il 16 e il 17 gennaio u.s a Bologna.

L’augurio è che iniziative simili possano rapidamente nascere e diffondersi su tutto il territorio nazionale, in modo tale che possa nascere un accorato appello capace di sensibilizzare le Istituzioni.

Senza dimenticare che questa è la via per far sì che i consumatori possano avere più informazioni, al momento dell’acquisto, per fare scelte consapevoli.

Se vuoi avere maggiori informazioni in merito alle possibili soluzioni di marcatura e timbratura delle uova e sapere quale sistema è il più performante per la tua attività, non esitare a contattarmi.

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